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Storia e Origini di Cervia

Secondo alcuni studiosi la città di Cervia risale all’epoca etrusca, quando fu fondata da un condottiero chiamato Ficol, da cui il nome antico della città, Ficole. Secondo altri storici, invece, il nome Ficocle sarebbe di derivazione greca. L’antica città sorgeva ai margini di una palude e nel 709 venne interamente distrutta dall’esercito di Teodoro; per salvarsi, gli abitanti, si rifugiarono nelle zone limitrofe e a 4 km di distanza fondarono l’odierna Cervia. L’attuale nome probabilmente deriva dagli “acervi”, caratteristici mucchi di sale, o dai cervi che popolavano la pineta.
La storia di questa antica cittadina è da sempre legata alle saline: all’epoca il sale era conosciuto come “l’oro bianco”, dal momento in cui era utilizzato come merce di scambio al posto del denaro.
Nel periodo del Medioevo, la città fu dominata dalla famiglia di Rimini, i Malatesta, fino al 1463, quando fu venduta alla Repubblica di Venezia, la quale voleva ottenere il primato del commercio del sale.
Cervia, poi, divenne proprietà della Chiesa fino al 1859. Fu proprio in questo periodo che il papa Innocenzo XII decise di demolirla e ricostruirla in una zona più slaubre, nell’attuale posizione.
Alla fine del 1800 risale la costruzione dei primi stabilimenti balneari, che sono diventati la fortuna della località, trasformandola in una delle capitali del turismo balneare della Riviera Romagnola.
Dell’antichissima storia ed evoluzione della città di Cervia rimangono molte testimonianze da visitare, come ad esempio i Magazzini del Sale, la Torre S. Michele e il quadrilatero del Centro Storico, la Cattedrale, il Palazzo Vescovile e le carceri.
Nonostante le due guerre mondiali, lo sviluppo urbanistico di Cervia si è andato intensificando sempre di più nel corso degli anni, facendo del turismo balneare la sua fortuna.